A seguito delle notizie circa l’inserimento all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri del progetto ENERGAS, questa mattina di sabato 12 novembre, su urgente richiesta del sindaco Gianni Rotice, convocata dal Presidente Giovanna Titta, si è riunita a Palazzo di Città la Conferenza dei Capigruppo delle forze politiche e civiche presenti in Consiglio comunale.
In apertura d’incontro il sindaco ha aggiornato tutti sulle interlocuzioni politiche ed istituzionali, anche a livello governativo, avviate immediatamente nella giornata di ieri, subito dopo la diffusione della notizia dell’autorizzazione da parte del Consiglio dei Ministri al più grande deposito di Gpl d’Europa a Manfredonia.
Preso atto dalle informazioni ricevute che la procedura autorizzativa non è definitivamente conclusa, così come, invece, risultava da un comunicato stampa diffuso giovedì sera al termine dalla seduta del Consiglio dei Ministri, la Conferenza dei Capigruppo consiliari ha unanimemente espresso preoccupazione per il ritorno alla ribalta della vicenda, confermando senza distinzioni partitiche la netta contrarietà all’insediamento ENERGAS già espressa in occasione del Consiglio comunale monotematico tenutosi lo scorso 17 marzo, quando con la Delibera n.4/2022 si è chiesto di “fare istanza a tutti i rappresentanti delle istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee, di condividere e sostenere le ragioni della opposizione della popolazione di Manfredonia fortemente contraria alla realizzazione del deposito costiero di Gas proposto dalla società ENERGAS e di sostenere le ragioni della popolazione di Manfredonia nelle sedi politiche ed istituzionali delle quali si è rappresentanti”.
Quindi, un NO forte e chiaro in linea e nel rispetto di quanto già espresso dai cittadini con il 96% dei votanti (24.449) all’apposito referendum consultivo del 13 novembre 2016.
Per tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale quello di ENERGAS è un progetto obsoleto, che, oltre a non essere in alcun modo utile alla risoluzione della crisi energetica nazionale in corso, interviene su un territorio che ha già pagato, e sta ancora pagando, a caro prezzo, il costo in termini ambientali e di salute dell’inquinamento prodotto dall’ex petrolchimico Enichem.
Manfredonia ha scelto altre vie di sviluppo socio-economico, puntando sul turismo e sulla cultura come unico motore di futuro reale e sostenibile, insieme alla valorizzazione del mare e delle altre risorse tradizionali e identitarie del nostro territorio. Piuttosto, le straordinarie scoperte fatte con i recenti scavi archeologici da parte di due Università italiane volti a far riemergere dal passato l’Antica Siponto (in un’area che sarebbe invece attraversata dalle condutture del gas) non fanno che rafforzare questa univoca direzione di sviluppo.
I presenti alla riunione di stamane hanno quindi condiviso con il sindaco Rotice lo spirito di unione e collaborazione che animerà l’ impegno di tutti a condividere e a portare avanti ogni azione, anche di tipo legale, utile a scongiurare una volta per sempre l’installazione di un tale deposito a Manfredonia.
“La Conferenza dei Capigruppo – Città di Manfredonia”